Woman Stop Signal Help

Signal For Help: come chiedere aiuto se sei vittima di violenza

Il già preoccupante dato sulle violenze domestiche ed i femminicidi in Italia e nel mondo ha registrato nell’ultimo anno un drammatico incremento dovuto alla pandemia di COVID-19. Molte donne sono rimaste in casa per sfuggire al virus, solo per rimanere segregate alla mercé dei propri partner violenti.

Spesso chiedere aiuto apertamente può essere difficile: in questi casi la richiesta di soccorso può essere anche un piccolo gesto.

Signal For Help

Il segnale, chiamato Signal For Help, consiste nel rivolgere il palmo verso una persona in collegamento visivo, sia essa dal vivo o ad esempio in videochiamata, per poi piegare il pollice verso l’interno e chiudere le dita rimanenti a formare il pugno.

Signal For Help Violenza Donne

Il gesto mima la donna (il pollice) che viene letteralmente soffocata da un uomo che le usa violenza (le altre dita). Lo scopo è lanciare un SOS silenzioso in una situazione quotidiana, che non venga notata da altri.

È importante che tutti imparino a riconoscere il segnale: potrebbe bastare un attimo per salvare una donna dalle violenze, l’attenzione verso l’altro e il senso di comunità sono una rete di salvataggio prezioso. Non dimentichiamolo.

Daniela Bocci – Responsabile coordinamento donne First/Cisl Viterbo

Il segnale di aiuto è stato introdotto per la prima volta in Canada dalla Canadian Women’s Foundation il 14 aprile 2020 e il 28 aprile 2020 negli Stati Uniti dalla Women’s Funding Network.

1522 Numero Antiviolenza Stalking

Rispondere ad una richiesta di aiuto

Se vedi qualcuno che usa il segnale di aiuto, cerca di capire in maniera discreta se la persona che hai di fronte è realmente in pericolo.

In un ambiente pubblico puoi provare a fare domande semplici, a cui è possibile rispondere semplicemente con un sì o con un no, o con movimenti della testa; usa mezzi di comunicazione alternativi, come WhatsApp, SMS o mail.

Se sei certo che il segnale sia una reale richiesta di aiuto contatta il numero di emergenza europeo 112, o il numero antiviolenza 1522.

I Centri Antiviolenza

I centri antiviolenza attivano gli interventi necessari a proteggere le vittime di violenza o stalking, a seguito di richiesta esplicita della donna, di un servizio territoriale (ad esempio un Pronto Soccorso ospedaliero) o delle forze dell’ordine.

Le operatrici concordano un piano di aiuto personalizzato, che può prevedere l’assistenza legale – querela o denuncia verso l’aggressore – e di supporto sociale, grazie alle case rifugio e alle case di semiautonomia. Le operatrici dei centri antiviolenza valutano il bisogno della persona ed orientano sul percorso da intraprendere, sono in rete con le forze dell’ordine, i servizi sociali ed i servizi sanitari. Se desideri maggiori informazioni sui centri antiviolenza o hai bisogno di aiuto chiama il numero europeo 1522; è attivo sempre, giorno e notte.

Le autorità si prenderanno cura della vittima di violenza, che potrà giovare dell’aiuto di strutture e servizi dedicati alla sua sicurezza psicologica, finanziaria e sociale, in totale anonimato.

Le Case Rifugio

Le Case Rifugio assicurano alle donne vittime di violenza un luogo sicuro e riservato in cui vivere. Sono aperte anche ai loro bambini, e garantiscono oltre ai servizi primari – vitto e alloggio – supporto psicologico e legale, gratuitamente.

Ogni Casa Rifugio è segreta, il relativo indirizzo è presente solo nella mappatura del 1522.

Il personale

Il personale della Casa Rifugio, tutto al femminile, segue la donna lungo tutto il suo percorso di “rinascita”; è formato da psicologhe, avvocatesse, assistenti sociali, educatrici professionali e mediatrici culturali.

Tutti gli interventi sono finalizzati a restituire alla donna fiducia nelle proprie capacità, stima di sé e del proprio pensiero, ma sono volti anche ad aiutarla ad acquistare la propria autonomia, ricostruendo il proprio futuro.

Le Case di Semiautonomia

Le case di semiautonomia rappresentano il nodo tra l’uscita da una casa rifugio – o un’altra struttura di accoglienza di primo livello – e l’indipendenza sociale.

Le ospiti delle case di semiautonomia non necessitano di supporto continuativo e hanno raggiunto una minima capacità economica. Questo non significa che le donne siano abbandonate a loro stesse, anzi: l’aiuto delle operatrici in sede è sempre garantito nelle ore diurne, ed in caso di emergenza è possibile ricevere aiuto anche durante la notte. Gli spazi comuni favoriscono la condivisione tra le ospiti e l’autoaiuto.

Riferimenti

Telefono Rosa. Telefono Rosa – Più forti insieme [Internet]. telefonorosa.it. 2018 [cited 2021 Mar 26]. Available from: https://www.telefonorosa.it/

ITSTIMETO. Come chiedere aiuto [Internet]. Stopviolenzadonne.it. [cited 2021 Mar 26]. Available from: https://www.stopviolenzadonne.it/come-chiedere-aiuto/

International Federation of Red Cross and Red Crescent Societies. Unseen, unheard: Gender-based violence in disasters. 2015 Nov.

Signal for help [Internet]. Womensfundingnetwork.org. 2020 [cited 2021 Mar 26]. Available from: https://www.womensfundingnetwork.org/signalforhelp/

Cita l'articolo
Fiore A. Signal For Help: come chiedere aiuto se sei vittima di violenza [Internet]. 2021 Apr [cited 2024 Apr 18]. Available from: https://www.guarinolab.it/blog/signal-for-help-come-chiedere-aiuto-se-sei-vittima-di-violenza/