Data la sua eterogeneità molecolare, è di fondamentale importanza poter separare nei suoi diversi isoenzimi la ALP, per indagarne la provenienza tissutale sia quando l’attività è aumentata che in presenza di attività nel range normale, anche per rilevare l’eventuale presenza di frazioni patologiche. In condizioni fisiologiche sono presenti l’isoenzima epatico, osseo e in tracce l’intestinale. Un aumento dell’attività della ALP ossea riflette iperattività degli osteoblasti: quando l’attività enzimatica è estremamente elevata può comparire una frazione ossea secondaria. A partire dalla 16a-20a settimana di gravidanza è dosabile l’isoenzima placentare che aumenta progressivamente fino al momento del parto soprattutto nelle gravidanze complicate da ipertensione ed eclampsia. In condizioni patologiche si evidenziano l’isoenzima biliare o macromolecolare, derivato dalla combinazione dell’isoenzima epatico con lipidi di membrana o lipoproteine, macrocomplessi che derivano dalla combinazione di isoenzimi e immunoglobuline, frazioni oncofetali analoghe per caratteristiche fisico-chimiche all’isoenzima placentare (Nagao ALP e Regan ALP) o alle diverse forme intestinali (Kasahara ALP) associate a patologie tumorali di diversa origine (seminoma dell’ovaio e del testicolo, epatoma).
Settore
Biochimica clinica ed immunologia
Metodica
Elettroforetico
Materiale biologico
Siero
Raccolta
Prelievo venoso
Provetta o contenitore
Tappo giallo – Provetta CAT Serum Sep Clot Activitor
Modalità di trasporto
Conservare i campioni a +2 – 8°C e consegnare al laboratorio entro 2-3 giorni massimo dal prelievo.
Tempi d’elaborazione
12 giorni lavorativi
Valori di base
Fosfatasi alcalina totale (U/L)
da 0 anni a 14 anni 125 – 380 Bambini
da 14 anni a 99 anni 40 – 140 Adulti
Frazione epatica 1 (%)
Maschi 15.0 – 71.0
Femmine 18,0 – 72,0
Frazione epatica 2 (%)
Maschi 1.0 – 9,0
Femmine 1,0 – 14,0
Frazione ossea (%)
Maschi 23 – 75
Femmine 20 – 74
Unità di misura
U/L