Qual è la differenza tra psicologo, psichiatra e psicoterapeuta?
Può capitare – in special modo nel contesto socio-culturale italiano dove si denota ancora una certa carenza in materia di informazione circa il campo “Psi” e quello che gli concerne – che ci sia confusione tra i ruoli svolti, all’interno del sistema sanitario pubblico e di quello privato, dallo psicologo, dallo psicoterapeuta e dallo psichiatra. Vediamo quali sono le caratteristiche e le differenze delle suddette figure professionali.
Psicologo
Quella dello psicologo è una figura professionale a cui si giunge grazie alla laurea in Psicologia [corso di laurea triennale o quinquennale (3+2 anni)] e può essere esercitata solo a seguito dell’esame di abilitazione professionale.
In Italia tutti gli psicologi che svolgono pratica privata o pubblica sono tenuti all’iscrizione all’Albo professionale. Nel novero delle principali figure specialistiche che uno psicologo può ricoprire troviamo lo psicologo clinico, lo psicologo del lavoro, lo psicologo dell’età evolutiva, il neuropsicologo e lo psicologo dello sport.
Gli interventi nei vari ambiti appena descritti sono effettuati attraverso l’utilizzo di strumenti e tecniche che hanno il loro fondamento in teorie, costrutti e modelli psicologici condivisi dalla comunità scientifica.
La professione di psicologo comprende l’uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità
Codice Deontologico degli Psicologi Italiani, Articolo I
La principale attività di carattere clinico svolta dallo psicologo è la consulenza psicologica, ovvero il counseling, che prevede l’ascolto, la definizione del problema e la valutazione – l’empowerment – necessari alla formulazione dell’eventuale, successiva, diagnosi.
Lo psicologo, non essendo un medico, non può in alcun caso suggerire o prescrivere terapie farmacologiche; qualora ipotizzi una possibile necessità della suddetta terapia per un suo paziente, sarà suo dovere suggerire un consulto con una psichiatra, al quale spetterà la decisione in merito.
Psichiatra
La figura dello psichiatra è rappresentata da colui che, dopo aver conseguito la laurea in medicina (durata 6 anni), ha completato la specializzazione in psichiatria (durata 4 anni) ed ottenuto l’abilitazione all’esercizio della professione. I principali ambiti di applicazione della psichiatria sono: la neuropsichiatria infantile e adolescenziale, la neuropsichiatria, la psichiatria delle dipendenze, la psichiatria geriatrica e la psichiatria forense.
Sostanzialmente lo psichiatra si occupa della prevenzione, della cura e della riabilitazione dei disturbi mentali e, attraverso la richiesta e la valutazione di esami medici, prescrive farmaci generici e psicofarmaci nel caso in cui ritenga essi siano necessari per il paziente.
Lo psichiatra, in quanto medico, può anche avere una formazione psicoterapeutica (corso della durata di almeno 4 anni). In tal caso avrà i titoli di psichiatra e psicoterapeuta. La legge italiana consente agli psichiatri di avere il titolo di psicoterapeuta su semplice richiesta all’Ordine professionale. Questo di fatto non garantisce, come invece è per gli psicologi, che lo psichiatra-psicoterapeuta abbia frequentato una scuola di specializzazione quadriennale in psicoterapia.
Qualora lo psichiatra non sia anche psicoterapeuta, nel caso lo ritenga necessario, è tenuto a suggerire al paziente un percorso di psicoterapia da affiancare, o meno, alla terapia farmacologia.
Psicoterapeuta
Con la figura professionale dello psicoterapeuta ci si riferisce a chi, dopo aver completato il ciclo quinquennale di studi universitari in Psicologia o Medicina ed aver ottenuto l’abilitazione professionale, ha completato un corso di specializzazione in psicoterapia della durata di almeno 4 anni (L. 56/89, art. 3).
Attualmente sono riconosciute dal MIUR diverse scuole di specializzazione in psicoterapia sia pubbliche che private, la cui stragrande maggioranza fonda i propri orientamenti teorici sui seguenti approcci: cognitivo-comportamentale, relazionale, sistemico-familiare, psicodinamico e transazionale.
L’attività dello psicoterapeuta si basa essenzialmente su lavoro con i singoli o con i gruppi e mira alla diagnosi e alla cura di disturbi psicopatologici. Generalmente, le tipologie di intervento proposte dallo psicoterapeuta possono essere di due tipi: la terapia a breve termine e la terapia a lungo termine.
Le modalità e le caratteristiche specifiche dei due tipi di intervento poc’anzi citati variano, spesso in modo sostanziale, a seconda dell’approccio teorico e tecnico di riferimento dello psicoterapeuta.
Lo psicoterapeuta, qualora non sia anche psichiatra, non può in alcun caso suggerire o prescrivere una terapia farmacologica; qualora ipotizzi una possibile necessità della suddetta terapia per un suo paziente, sarà suo dovere suggerire un consulto con una psichiatra, al quale spetterà la decisione in merito.
Cita l'articoloLombardi C. Qual è la differenza tra psicologo, psichiatra e psicoterapeuta? [Internet]. 2021 Apr [cited 2024 Dec 11]. Available from: https://www.guarinolab.it/blog/qual-e-la-differenza-tra-psicologo-psichiatra-e-psicoterapeuta/